Finmeccanica, i giapponesi di Hitachi in pole position per Ansaldo Breda


Finmeccanica, i giapponesi di Hitachi in pole position per Ansaldo Breda

28 – 01 – 2015Fernando Pineda

Si avvia alle battute finali la dismissione di Ansaldo Breda da parte del gruppo Finmeccanica. Secondo alcune indiscrezioni di mercato, a latere del consiglio di amministrazione di ieri del gruppo attivo nella difesa e nell’aerospazio che ha approvato il piano industriale, sarebbero i giapponesi di Hitachi i favoriti nella corsa a rilevare la società Ansaldo Breda che produce convogli ferroviari. I giapponesi, dunque, al momento avrebbero superato i cinesi di Insigma nella trattativa con il gruppo presieduto da Gianni De Gennaro.LE PAROLE DEL SINDACALISTAA confermare ieri sera queste voci è giunto anche un leader sindacale. Sarà Hitachi ad acquisire l’Ansaldo Breda (gruppo Finmeccanica): è questo, infatti, il parere del segretario nazionale della Uilm, Giovanni Contento. “Ci aspettavamo – ha detto il dirigente sindacale al termine di un incontro con la Finmeccanica – che il consiglio di amministrazione desse il mandato a chiudere la cessione di Ansaldo Breda e così e’ stato: il mandato c’e’ ed è implicito che il soggetto sarà Hitachi”.

LO SCENARIO

La vendita delle due Ansaldo è poi complicata da altri due aspetti, uno industriale e l’altro finanziario. “Una intera città, Pistoia – scrive oggi il quotidiano la Repubblica – basa buona parte della sua economia sulla Breda e il mantenimento dei livelli occupazionali è fondamentale per la sua tenuta sociale. Non per nulla sono stati i sindacati a confermare che Hitachi è la favorita forse sperando che sia quella che offre le migliori garanzie. La Fim Cisl parla addirittura di un cda nei prossimi giorni”.

LE INCOGNITE

Per la cessione di Ansaldo Sts, quotata in Borsa, ci sarà un’Opa. In questo caso, gli azionisti di minoranza attendono le mosse dell’amministratore delegato di Finmeccanica, Mauro Moretti, pronti a ricorre alla Consob se non ci sarà un adeguato premio sul prezzo dell’offerta obbligatoria. Inoltre sulla dismissione al colosso cinese Insigma della società attiva nel segnalamento ferroviario, e con rilevanti commesse anche negli Stati Uniti, ci sarebbero anche le perplessità del Pentagono.

Ufficio Stampa Uilm

Roma, 28 gennaio 2015